mercoledì 30 marzo 2011

FAVOLE FAVOLE

Berlusconi dichiara che fino a ieri sera non aveva chiara la situazione per risolvere i problemi di Lampedusa. SOLO IERI SERA gli si è chiarito cosa fare. E' così che si butta su internet e compera una casa a Lampedusa.
Ammesso che abbia sprecato del tempo per pensare alla soluzione, ammesso che ci sia voluto del tempo per l'idea mi faccio casa a Lampedusa, ammesso che ci voglia un attimo di tempo per buttarsi in internet trovare una agenzia di vendita visionare le proposte delle agenzie decidere quale poteva essere la residenza  inviare l'ordine e muovere tutto ciò che serve per prenotare l'acquisto della casa a questo punto viene notte fonda... ma sul sito del Giornale si trova questo:

I vicini: "Che emozione" Rosina Licciardi, proprietaria di una villetta a Cala Francese a Lampedusa, che si trova a pochi metri dalla villa acquistata dal premier: "Ma che emozione sapere di avere come nuovo vicino di casa niente di meno che il presidente del Consiglio Berlusconi. Non ce lo aspettavamo. Non ne sapevo nulla - ha detto ancora la donna - mi sono accorta solo la scorsa notte (LA SCORSA NOTTE ???????) che c’era qualcosa di strano perché ho sentito dei rumori provenire dalla villa accanto. Ho svegliato mio marito Giacomo dicendogli che c’erano degli estranei nella villa. Ho pensato che fossero i tunisini. Mio marito si è alzato ed è andato a vedere.(E' ANDATO A VEDERE!!!!!!!!) A quel punto ci siamo accorti che erano il giardiniere e sua moglie che stavano pulendo la villetta".
MA SCUSATE CHI HA AVVISATO I GIARDINIERI DI PULIRE NOTTE TEMPO IL GIARDINO??????
CHI RACCONTA LE FAVOLE...BERLU CHE COMPRA CASE DI NOTTE  LA SIGNORA ROSINA CHE SENTE E VEDE GIARDINIERI NOTTURNI CHE PULISCONO GIARDINI O TUTTO E' COSI' BEN ORGANIZZATO PER INCUCCARE GLI ITALIANI CHE INNEGGIANO E APPLAUDONO
svegliarsi forse

sabato 5 marzo 2011

UNA SCUOLA AUTOSOSTENIBILE

L'esperienza di una scuola di Bali, la Green School, dove i bambini imparano a rispettare l'ambiente e prendersene cura. Ma anche a utilizzarlo come risorsa economica senza arrivare allo sfruttamento. Ce ne parla il fondatore John Hardy, designer di successo, che grazie alla scuola è stato in grado di far fronte al disagio della dislessia.
(da Education 2.0)